La floriterapia è una pratica antichissima usata in molte civiltà. Ad essa erano legate anche credenze mitologiche e spirituali, oltre a quelle benefiche per la salute. Un concetto fondamentale da tenere in considerazione è che i fiori corrispondono ad archetipi e a qualità presenti in ogni essere umano. Grazie alla loro precisa vibrazione armonizzano i nostri difetti o stati mentali negativi. Essi lavorano sull’inconscio ‘plastico’, l’inconscio non ancora condizionato.
Il singolo fiore non è un rimedio che possiede una frequenza energetica simile alla dialettica malato/malattia (rimedio omeopatico), ma è un rimedio che possiede una frequenza energetica evocativa degli stati d’animo che viviamo nel momento della prescrizione. I fiori, quindi, parlano direttamente al nostro inconscio.
Il mantra, cioè l’affermazione positiva evocatrice associata all’assunzione del rimedio floreale, rinforza l’azione terapeutica sul piano mentale, intellettuale e razionale. Il fiore viene tradotto in parola creando una dimensione di concretezza cosciente. Oltre ai noti campi di applicazione, che riguardano la parte psichica, emozionale ed energetica, possiamo avere un campo più allargato di soluzioni su vari disturbi somato-funzionali: alterazioni mestruali, menopausa, sessualità, flogosi e infezioni in genere, problematiche odontoiatriche, problematiche della colonna vertebrale, crisi di panico e altro ancora..